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La riforma di Diocleziano
Roma - Impero
Autore: Enrico Forlanini
Il primo atto di Diocleziano in ambito monetario fu quello di cercare di restituire stabilità alla monetazione aurea, istituendo, intorno al 286 d. C., un nuovo aureo, pari ad 1/60 di libra (= gr 5,40 ca.). In precedenza aveva emesso, solo in alcune zecche, monete in oro più leggere, del peso di 1/70 di libra (= gr 4,68 ca.), come indicato dalla lettera greca O (= omicron), equivalente al numerale 70. L'aureo riformato, che reca talora il numerale greco Ξ (csi = 60), rappresenta il cardine del rinnovato bimetallismo introdotto da Diocleziano, basato su una nuova moneta in argento, comunemente definita argenteus, identica al denario neroniano per peso e titolo, oltre a nominali inferiori in mistura e in rame.
In epoca tetrarchica si assiste all'apertura di nuove zecche, molte delle quali interessate dalla produzione della moneta d'oro, come Heraclea, Nicomedia, Thessalonica. In Egitto cessa verso il 296 la coniazione della monetazione provinciale nella zecca di Alexandria, che inizia a coniare moneta imperiale, aurei compresi. Si stabilizza pertanto la pratica dei marchi di zecca, solitamente mediante sigle in esergo, ai quali si può affiancare anche la segnalazione dell'officina di produzione, tramite un sistema di numerali o lettere. La presenza delle lettere SM preposte alla sigla di zecca sono da intendere quali S(acra) M(oneta).
I ritratti monetali assumono uno stile standardizzato ed impersonale, aspetto che ben si confà con l'ideologia tetrarchica. I rovesci possono essere soltanto epigrafici, con la menzione dei vota elevati e sciolti ogni dieci o ogni cinque anni di regno. In Britannia, la zecca di Londinium emette aurei a nome dei due usurpatori locali Carausio ed Alletto (286-296 d. C.).
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Aureo di Diocleziano
Diocleziano, aureo, zecca di Antiochia, 284-286 d. C. ca.
D/ IMPCCVALDIOCLETIANVSPFAVG. Busto di fronte, testa a d., di Diocleziano, con corazza, paludamento e corona di lauro.
R/ . Giove, nudo, in piedi, di fronte, testa a s., lo scettro nella sinistra, il fulmine nella destra. In basso, lettera O; in esergo, SMA.
AV; gr 4,41; RIC 316
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Aureo di Diocleziano
Diocleziano, aureo, zecca di Ticinum, 303-304 d. C.
D/ DIOCLETIA-NVSAVGVSTVS. Testa di Diocleziano a d., con corona di lauro.
R/ Entro corona di lauro, XX/DIOCL/ETIAN/IAVG/SMT.
AV; gr 5,24; RIC 11a -
Aureo di Diocleziano
Diocletiano, aureo, zecca di LugdunumAlexandria, 305 d. C.
D/ DIOCLETI-ANVSBAEAVG. Busto di Diocleziano a d., con manto riccamente decorato, dal quale sporge la mano sinistra che tiene un ramo d'olivo.
R/ IOVICON-SERVATORI. Giove, nudo, il mantello drappeggiato sul braccio sinistro, lo scettro nella sinistra, il globo nella destra. Nel campo, a d., Δ; In esergo, ALE.
AV; gr 5,25; RIC 51 -
Aureo di Valeria
Galerio per Valeria, aureo, zecca di Siscia, 308 d. C.
D/ GALVALE-RIAAVG. Busto di fronte, testa a d., di Valeria, con manto ricamato, collana a più file di perle, capelli raccolti in trecce e trattenuti dal diadema.
R/ VENERI-VICTRICI. Venere, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., la mela nella destra, trattiene con la sinistra il mantello, sollevandolo sopra alla spalla. In esergo, SIS.
AV; mm 20; gr 5,30; RIC 196 -
Aureo di Licinio I
Licinio I, aureo, zecca di Thessalonica, 311 o 312 d. C.
D/ LICINIVS-AVGVSTVS. Testa di Licinio a d., con corona di lauro.
R/ IOVICONSER-VATORIAVGG. Giove, nudo, con mantello drappeggiato sul braccio sinistro, lo scettro nella sinistra, il fulmine nella destra; ai suoi piedi, un'aquila con corona nel becco. Nel Lugdunum, a d., Ξ in esergo AV, mm 20; gr 5,24; RIC 44a
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Aureo di Costantino I
Costantino I, aureo, zecca di Heraclea, 315 d. C.
D/ CONSTANTI-NVSPFAVG. Testa a d. di Costantino I, con corona di lauro.
R/ Entro corona di lauro, conclusa in alto da un medaglione decorato con un'aquila in volo, SICX/SICXX/SMH.
AV; gr 5,33; RIC 8 -
Aureo di Alletto
Alletto, aureo, zecca di Londinium, 293 d. C. ca.
D/ ALLECT-VSPFAVG. Busto di fronte, testa a d., di Alletto, con corazza, paludamento e corona di lauro.
R/ PAX-AVG. Pax, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., il ramo di ulivo nella destra, lo scettro nella sinistra. In esergo, ML.
AV; mm 20; gr 4,55; RIC 7