Università Cattolica del Sacro Cuore

Definizione

I Multipli Monetali
Autore: Claudia Ghezzi
 

Con il termine di "multipli monetali" si definiscono oggetti monetiformi in oro e in argento prodotti in età romano-imperiale che, per peso e valore, si pongono quali multipli del nominale più alto coniato nello stesso metallo, in epoca coeva. Le percentuali di fino contenute seguono le vicissitudini della monetazione contemporanea. Per quanto riguarda l'oro, sono emessi dapprima multipli dell'aureo, con valori da un minimo di un aureo e mezzo a un massimo di dieci e, dopo la riforma di Costantino del 310 d. C., multipli del solido, da un solido e mezzo fino a pezzi eccezionali equivalenti a 30, 48 e 72 solidi.

Tali oggetti possono essere detti anche "medaglioni-moneta" in quanto svolgono la stessa funzione celebrativa e/o di donativo per le alte sfere dell'amministrazione e dell'esercito dei cosiddetti "medaglioni veri e propri", coniati in metallo vile e di pondometria varia, non immediatamente riconducibile ad un nominale nello stesso metallo. La specificazione di "moneta", invece, indica la capacità dei medaglioni in oro e in argento di circolare con funzione strettamente monetale, in quanto - appunto - multipli dei nominali previsti dal sistema in uso. Il loro stretto rapporto con le monete è ribadito, talora, dalla comunanza dei soggetti e delle scritte.

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