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La riforma di Costantino
Roma - Impero
Autore: Enrico Forlanini
Costantino I, agendo di propria iniziativa, introduce verso il 310 nelle zecche occidentali sotto il suo controllo una nuova moneta in oro, il solidus aureus, battuto ad 1/72 di libra (= gr 4,54 ca.). In Oriente Licinio continua invece a coniare aurei ad 1/60 di libra, creando un imponente ritratto imperiale visto di fronte. La sua sconfitta a Crisopoli nel 324, oltre a segnare la fine della tetrarchia e il dominio di Costantino I sull'intero territorio imperiale, impone il solido come nominale aureo. Ad esso si affiancano due frazioni, il semissis del valore di mezzo solido e una denominazione ancora inferiore (gr 1,70 ca.). In argento Costantino introduce nel 323/325 d. C. il miliarensis (= 1/18 di solido) e la siliqua (= 1/24 di solido).
Il ritratto monetale costantiniano si pone nel solco di quello della Prima Tetrarchia, stabilendo per diversi secoli il tipo dell'imperatore glabro, interrotto raramente, per esempio da Giuliano l'Apostata (360-363 d. C.). Eccezionali sono alcune emissioni di solidi che raffigurano Costantino con lo sguardo rivolto verso l'alto: segno di devozione cristiana, secondo la testimonianza di Eusebio di Cesarea, recupero della ritrattistica dei sovrani ellenistici, secondo un'altra interpretazione. Alle zecche preesistenti si aggiungono, fra quelle interessate alla coniazione aurea, Constantinopolis, capitale imperiale dal 330 d. C., Arelate/Constantina e Sirmio.
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Semisse di Costantino I
Costantino I, semisse, zecca di Roma, 312 d. C.
D/ IMPCONSTANTINVSPFAVG. Busto di fronte, testa a d., di Costantino I, con corazza, paludamento e corona di lauro.
R/ SOLIIN-V-ICTOCOMITI. Sol, nudo, con mantello svolazzante dietro alla schiena e corona di raggi, in piedi, di fronte, testa a s., il globo nella sinistra, la destra sollevata verso l'alto. In esergo PR.
AV; gr 2,34; RIC no -
Solido di Costantino I
Costantino I, solido, zecca di LugdunumTicinum, 315 d. C.
D/CONSTAN-TINVSPFAVG. Testa di Costantino a d., con corona di lauro.
R/ VICTOREAVGNVOTIS. Victoria, drappeggiata, seduta a d. su una corazza, regge uno scudo sul quale è iscritto X/MVL/XX; davanti, un trofeo, ai lati del quale sono due prigionieri, seduti a terra in atteggiamento di afflizione. In esergo, PT.
AV; mm 19; gr 4,41; RIC 40 -
Aureo di Licinio I
Licinio I, aureo, zecca di Nicomedia, 320 d. C.
D/ LICINIVSAVGOBDVFILIISVI. Busto frontale di Licinio, a testa nuda, con corazza e paludamento, trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ IOVICONSLICINIAVG. Giove, nudo, drappeggio attorno ai fianchi e alle gambe, seduto in trono di fronte, lo scettro nella sinistra, il globo sormontato da Victoriola incoronante nella destra; ai suoi piedi, un'aquila con la corona nel becco. Il trono è posato su una piattaforma sulla quale è iscritto: SICX/SICXX; In esergo, SMNΓ.
AV; gr 5,28; RIC 41 -
Solido di Costantino I
Costantino I, solido, zecca di Thessalonica, 324 d. C.
D/ Testa a d. di Costantino I, con diadema a nastro, lo sguardo sollevato verso l'alto.
R/ CONSTANTINVSAVG. Victoria, drappeggiata, seduta a s., la cornucopia nella sinistra, una Victoriola incoronante nella destra; a terra, uno scudo. In esergo, SMTSΕ.
AV; gr 4,51; RIC 131 -
Solido di Costantino I
Costantino I, solido, zecca di Constantinopolis, 336 d. c. ca.
D/ CONSTANTI-NVSMAXAVG. Busto di fronte, testa a d., di Costantino I, con corazza, paludamento e diadema a rosette.
R/ VICTORIACONSTANTINIAVG. Victoria, drappeggiata, seduta a d. su un cumulo d'armi, formato da uno scudo e da una corazza, in atto di scrivere sopra a uno scudo tenuto da un Genius alato: VOT/XX/XX. In esergo, CONS.
AV; mm 21; gr 4,19; RIC VII 108. -
Solido di Giuliano
Giuliano l'Apostata, solido, zecca di Antiochia, 361-363 d. C.
D/ FLCLIVLIA-NVSPFAVG. Busto di fronte, testa a d., di Giuliano, con diadema di perle, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ VIRTVSEXERCI-TVSROMANORVM. Un soldato, il trofeo sulla spalla sinistra, avanza verso d. trascinando per i capelli un prigioniero, che ha le mani legate dietro alla schiena. In esergo, ANTΕ.
AV; mm 22; gr 4,48; RIC 202