Università Cattolica del Sacro Cuore

Creseidi e darici

GRECIA
Autore: Mariangela Piziali
 

Le prime monete d'oro puro emesse nell'antichità, come suggerito anche da un passo di Erodoto (I, 94, I), nel quale si afferma che i Lidii furono i primi a coniare monete d'oro e d'argento, sono i cosiddetti "creseidi". Il loro nome deriva da quello dell'ultimo re della Lidia, Creso appunto (560-546 a. C.), al quale sono attribuite. I creseidi, coniati in due serie basate su uno statere rispettivamente di gr 10,70 e 8,05 ca., sono stati rinvenuti in notevoli quantità nel territorio di Sardi, capitale della Lidia, e sono caratterizzati da un unico tipov, ossia due protomi, una leonina e una taurina, affrontate. Sono monetate anche le frazioni: il terzo, il sesto, il sedicesimo, oltre allo statere in argento. I creseidi sono adottati anche dall'impero persiano, che ingloba il regno lidio sotto Ciro II, nel 547/6 a. C.

Si deve a Dario I (522-486 a. C.) l'introduzione di una nuova monetazione reale in oro (darico) e in argento (siclo). I darici (gr 8,35-8,40) sono caratterizzati dalla raffigurazione del re persiano, a figura intera, armato di arco, frecce e lancia. La loro coniazione si prolungherà fino alla conquista dell'impero achemenide per opera di Alessandro Magno nel 330 a. C.

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Daric. The Achaemenid Currency, di M. Alram (per gentile concessione) (1886,79 KB)