- Milano
- Monetaoro
- I multipli monetali
- Funzione
Funzione
I Multipli Monetali
Autore: Claudia Ghezzi
La funzione celebrativa e di oggetti destinati alle donazioni imperiali per suggellare rapporti di concordia e di fides con il destinatario del dono (collaboratori, alleati, ufficiali, funzionari) si evince da elementi intrinseci ai multipli stessi, ossia la loro rarità che li rendeva particolarmente pregiati, i loro soggetti e le loro scritte. Sono infatti esaltate le vittorie imperiali, lo stretto legame dell'imperatore con l'esercito, avvenimenti come l'assunzione del consolato o la celebrazione dei vota, divinità o concetti di forte significato ideologico, quali Ercole protettore dell'imperatore o la felicità dei tempi.
Anche qualche rara fonte scritta rinforza tale interpretazione. Un passo dell'Historia Augusta (Ales. Sev. 39, 9-10) ricorda il ritiro dalla circolazione di pezzi del valore da 2 a 100 aurei, effettuato da Alessandro Severo, perché considerati «un dannoso incentivo per l'imperatore a elargizioni più abbondanti». Gregorio di Tours (Hist. Eccl. Franc. VI, 2), invece, descrive Chilperico, re dei Franchi (561-584 d. C.), mentre mostra con orgoglio multipli monetali aurei del peso di una libra, che l'imperatore bizantino Tiberio II Costantino (578-582 d. C.) gli aveva inviato in dono. Gli esemplari recano la raffigurazione del ritratto imperiale e di una quadriga guidata da un auriga, soggetto ben documentato anche in età romana, per esempio da multipli aurei di Costanzo II.
A queste funzioni dei multipli, si aggiunge quella di poter circolare come moneta legale e, quindi, di poter essere utilizzati per i pagamenti. Non infrequentemente, infine, questi bellissimi esemplari potevano essere inseriti in monili.
clicca sulle immagini per ingrandire
-
Multiplo da quattro aurei di Gallieno
Gallieno, multiplo da quattro aurei, zecca di Roma, 262-263 d. C.
D/ IMPGALLIENVSAV-G. Busto di Gallieno a s., con corazza, elmo piumato, lancia nella destra posata sulla spalla corrispondente, scudo nella sinistra.
R/ FIDES-MILITVM. Fides, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., un'insegna sormontata dall'aquila imperiale in entrambe le mani.
AV; mm 26; gr 13,89; RIC 10. -
Multiplo da otto aurei di Claudio II
Claudio II, multiplo da otto aurei, zecca di Roma, 268 d. C. ca.
D/ IMP.C.M.AVRL.CLAVDIVS.P.F.AVG. Busto di fronte, testa a d., di Claudio II, con corazza riccamente decorata, egida sulla spalla sinistra e corona di lauro.
R/ CONCORD-IAEX-ERCITVS. Concordia, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a d., un'insegna sormontata dall'aquila imperiale in entrambe le mani.
AV; mm 38; gr 39,09; RIC 1 (sei aurei). -
Multiplo da due solidi di Costanzo II
Costanzo II, multiplo da due solidi, zecca di Antiochia, 340-350 d. C. ca.
D/ CONSTANTIVS-AVGVSTUS. Busto di fronte, testa a s., di Costanzo II, con diadema a rosette e trabea consolare. Tiene il globo nella sinistra e solleva la destra nel gesto di saluto.
R/ DDNNCONSTANTIVSCONSTANSAVGG. Costanzo II e Costante, nimbati e con trabeae consolari, in piedi di fronte, lo scettro nella destra, il globo nella sinistra. In esergo, SMANT.
AV; mm 30; gr 8,89; RIC 75. -
Multiplo da un solido e un quarto di Costanzo II
Costanzo II, multiplo da un solido e un quarto, zecca di Antiochia, 347-355 d. C.
D/ FLIVLCONSTAN-TIVSPERPAVG. Busto di fronte, testa a s., di Costanzo II, con diadema di perle, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ Costanzo II in piedi su una quadriga in veduta frontale, tiene lo scipio nella sinistra e lancia monete con la destra; a d., in alto, cristogramma. In esergo, SMAN.
AV; gr 5,31; RIC 78