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L'età post-costantiniana
Roma - Impero
Autori: Priscilla Colombi
Il sistema monetale riformato da Costantino non subisce notevoli cambiamenti. Continua pertanto la massiccia coniazione del solido e, più raramente, delle sue frazioni, mentre si fa più consistente la produzione di multipli aurei, con funzione soprattutto celebrativa e di dono. È stato calcolato che negli anni 70 del IV secolo dovevano essere in circolazione circa 225 tonnellate d'oro. Magnenzio, nel corso della rivolta che gli permette di controllare la maggior parte delle province occidentali (350-353 d. C.), emette però solidi di peso inferiore al consueto (= gr 3,80).
A partire dal 368 d. C., sul rovescio dei solidi coniati a Constantinopolis inizia a comparire la marca OB, postposta alla sigla di zecca: si tratta dell'abbreviazione dell'aggettivo obryziacus (sottinteso solidus) o del sostantivo obryzum, nel significato in ogni caso di "oro puro, raffinato". Le lettere/numerali greche OB (= 72), inoltre, potrebbero anche indicare che i solidi sono battuti a 1/72 di libra. Tale innovazione epigrafica, estesa in seguito anche alle altre zecche, testimonia la reintroduzione da parte dei Valentiniani di un titolo altissimo per la monetazione aurea, superiore al 99,01%, con un aumento di più del 4% di fino rispetto alle serie precedenti.
Nel 383 viene introdotta una nuova frazione in oro, il tremissis, corrispondente a 1/3 di solido (= gr 1,51 ca.), allo scopo di facilitare l'immissione della monetazione d'oro nei circuiti economici e di contrastare la penuria di pezzi in argento. Nel corso del IV secolo, e ancor più nel successivo, si ha una standardizzazione dei soggetti del rovescio, che riguarda anche le serie auree, con una focalizzazione sulla figura di Victoria, definita AVGG o AVGGG, ossia "degli Augusti", in relazione alla collegialità di due o tre imperatori. Sul diritto si diffonde, invece, il tipo di ritratto imperiale in armi, visto di prospetto.
Il sistema monetario instaurato dai Valentiniani perdura con poche modifiche in Occidente fino alla caduta dell'impero (476 d. C.) e in Oriente fino alla riforma di Anastasio (498 d. C.). Nella produzione dell'oro il tremisse assume un ruolo sempre più importante: esso sarà adottato spesso anche dai nuovi regni romanobarbarici. Il monometallismo aureo si protrae in Occidente fino agli ultimi decenni dell'VIII secolo, quando Carlo Magno lo sostituisce con il monometallismo argenteo.
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Solido di Costanzo II
Costanzo II, solido, zecca di Constantinopolis, 337-340 d. C. ca.
D/ DNCONSTA-NTIVSAVG. Busto di fronte, testa a d., di Costanzo II, con diadema a rosette, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ FELICITASREIPVBLICE. Corona di lauro, nella quale è iscritto: VOT/XV/MVLT/XX. In esergo, CONS.
AV; gr 4,54; RIC 12 -
Solido di Magnenzio
Magnenzio, solido, zecca di Roma, 351 d. C. ca.
D/ IMPCAEMAGN-ENTIVSAVG. Busto di fronte, testa a d., di Magnenzio, a testa nuda, con corazza e paludamento.
R/ VICTORIAAVGLIBROMANOR. Victoria, a s., drappeggiata e con la palma nella sinistra, regge con la destra un trofeo insieme con Libertas, a d., drappeggiata e con lo scettro nella sinistra. In esergo, RS.
AV, gr 4,51; RIC 163
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Multiplo da due solidi di Graziano
Graziano, multiplo da due solidi, zecca di Antiochia, 367 d. C.
D/ DNGRATI-ANVSAVG. Busto di fronte, testa a d., di Graziano, con diadema a rosette, corazza, paludamento trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ GLORIA-R-O-MANORVM. Roma e Constantinopolis, entrambe drappeggiate e con elmo piumato, siedono in trono, guardando l'una verso l'altra. Roma scopre la gamba sinistra, calzata di stivale, fino al ginocchio, tiene nella destra il globo sormontato da una Victoriola incoronante e nella sinistra la lancia. Constantinopolis, con il piede destro su una prua, tiene nella destra il globo sormontato da una Victoriola incoronante e nella sinistra lo scettro; in alto, cristogramma. In esergo, ANTOBΘ.
AV; gr 8,91; RIC 11b (zecca di Treviri) -
Solido di Valentiniano II
Valentiniano II, solido, zecca di Thessalonica, 378-383 d. C.
D/ DNVALENTINIANVSIVNPFAVG. Busto di tre quarti, testa a d., di Valentiniano II, con diadema di perle, corazza e paludamento, trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ VICTOR-IAAVGG. Due imperatori drappeggiati, di fronte, seduti in trono, sorreggono insieme il globo, mentre l'imperatore a d. tiene nella sinistra un rotolo. Alle loro spalle, busto di Victoria con ali spiegate, visto di fronte. In esergo, TESOB.
AV; mm 21; gr 4,49; RIC 34b -
Solido di Arcadio
Arcadio, solido, zecca di Constantinopolis, 402-403 d. C. ca.
D/ DNARCADI-VSPFAVG. Busto frontale di Arcadio, con corazza, elmo piumato, lancia nella destra, posata sulla spalla corrispondente, scudo nella sinistra, decorato con la raffigurazione di un cavaliere che calpesta un nemico a terra.
R/ NOVASPES-REIPVBLICAE. Victoria, a petto nudo, con drappeggio sul grembo e le gambe, seduta a d. su una corazza, scrive sopra a uno scudo: XX/XXX. In esergo, CONOB.
AV; gr 4,48; RIC 23 -
Tremisse di Teodosio II
Teodosio II, tremisse, zecca di Constantinopolis, 416 d. C.
D/ DNTHEODO-SIVSPFAVG. Busto di fronte, testa a d., di Teodosio II, con diadema di perle, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla destra da una fibula.
R/ VICTORIA-AVGVSTORVM. Victoria, drappeggiata, avanza verso d., la corona nella destra, il globo sormontato dalla croce nella sinistra. Nel campo, stella. In esergo, CONOB.
AV; gr 1,48; RIC 255 -
Solido di Eudocia
Valentiniano III per Licinia Eudocia, solido, zecca di Ravenna, dopo il 6 agosto 439
D/ LICINIAEVDO-XIAPFAVG. Busto frontale di Licinia Eudocia, con mantello trattenuto sulla spalla destra da una fibula, collana a tre giri di perle, orecchini a goccia, diadema raggiato, sormontato dalla croce e con pendilia.
R/ SALVS RE-I-PVBLICAE. L'imperatrice con tunica, mantello ed aureola, seduta in trono, di fronte, lo scettro che termina con la croce nella sinistra, il globo sormontato anch'esso dalla croce nella destra. Nel campo, a s., R; a d., V; in esergo, COMOB.
AV; mm 22; gr 4,43; RIC 2023 -
Solido di Zenone
Zenone, solido, zecca di Constantinopolis, 476-491 d. C.
D/ DNZENO-PERPAVG. Busto frontale di Zenone, con corazza, elmo piumato, scettro nella destra, posato sulla spalla corrispondente, scudo nella sinistra, decorato con la raffigurazione di un cavaliere che calpesta un nemico a terra.
R/ VICTORI-AAVGGGΕ. Victoria, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., una lunga croce gemmata nella destra. In esergo, CONOB.
AV; mm 20; gr 4,53; RIC 910 -
Tremisse di Sisibut
Visigoti, re Sisibut, tremisse, zecca di Ispali, 612-621 d. C.
D/ +•SISEBVTVSRE•. Busto frontale di Sisibut, con corazza e lunghi capelli che scendono fino alle spalle.
R/ +ISPALIPIVS. Busto frontale di Sisibut, con corazza e lunghi capelli che scendono fino alle spalle.
AV; gr 1,47; MEC I, 232